BUFALA Napolitano: “Troppa propaganda per il NO sui social, Twitter e FB vanno chiusi”. Le parole choc del presidente – bufale.net

di Shadow Ranger |

bufala sindaco di lonigo
BUFALA Napolitano: “Troppa propaganda per il NO sui social, Twitter e FB vanno chiusi”. Le parole choc del presidente – bufale.net Bufale.net

bufalanapolitanoCi segnalano una presunta dichiarazione dell’ex Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, targata Libero Giornale

E’ un Napolitano senza freni quello che si racconta ai nostri microfoni. LiberoGiornale vi fornisce un’intervista esclusiva all’ex Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.

Signor Presidente, il tema referendum è sempre più scottante. Pensa che l’esito del voto sarà decisivo per il futuro del governo Renzi?

Sinceramente credo che Renzi vincerà in ogni caso. La vittoria del sì rafforzerebbe ancora di più la sua posizione, portandolo alle prossime elezioni del 2018 con ulteriore sicurezza e consensi. In caso di una vittoria del no… Il referendum non avrà alcun valore.

In che senso?

Beh, mi pareva che fosse chiaro. In caso di prevalenza del No, il voto sarà annullato. E Renzi continuerà a governare.

Ma seriamente? Sa che effetto avranno queste parole sui social? Si scatenerà un putiferio.

Posso immaginare. Per questo motivo i social andrebbero chiusi, Facebook e Twitter su tutti. Anzi, sarà uno dei punti della prossima finanziaria. Così finalmente non leggeremo più i “buongiornissimoooo kaffèèèè” di miei parenti e amici, in un paese civile e avanzato queste cose non sono tollerabili. E basta con la gif del cane che saluta.

Ringraziamo Giorgio per la disponibilità.

Un Libero Quotidiano sempre più incline a capitalizzare su una politica urlata e malcelatamente faziosa e sempre più a corto di fantasia ci delizia infatti con una bufala Voltron, una complilation di vecchie bufale riciclate in una forma tesa a solleticare le corde di un uditorio incline a desiderare intensamente crede alle bufale raccontategli.

Dalla bufala del Lodo Renzi anti-insulto il bufalaro prende il concetto di una “legge censura” che impedisca al cittadino i suoi diritti e la sua libertà di parola, curiosamente incarnata nella facoltà di inventare bufale virali su questo o quel politico inviso al lettore.

Dalle infinite bufale sul referendum viene ripreso il concetto di Renzi che minaccia ritorsioni o promette di annullare i risultati del referendum (cosa, ovviamente, impossibile).

Dal mondo dei memes viene presa l’immagine del Quarantenne su Facebook, descritto in memes e battute come un soggetto che, avvolto da una profonda crisi di mezza età, si reinventa giovane e presente sui social pubblicando massime sapienziali di dubbia qualità accompagnate da fotomontaggi a base di velieri, Corto Maltese, cuoricini e le emoticoni di Mugsy, il tenero cagnolino mascotte di Facebook.

Tutte queste bufale vengono incartate in una intervista immaginaria (essendo Libero Giornale un giornale inesistente, di certo non può avere giornalisti) e diffuse sotto l’ombrello di una satira che stentiamo a riconoscere.

Libero Giornale si descrive infatti come

Libero Giornale è un sito satirico.
Le notizie riportate su questo sito, sono frutto di fantasia, tranne ove specificato.
Se le notizie sono prelevate da altri siti e/o blog, viene citata la fonte.
Libero Giornale è un blog di satira e raccolta di informazioni generaliste.
Tutte le opinioni, pareri e giudizi espressi sul blog riflettono il personale, scherzoso e allegro punto di vista degli autori basato sulla loro esperienza reale o su loro personali idee che possono pertanto differire da quelle altrui.

Escludendo l’esperienza reale in un’intervista inesistente, e la mera espressione di satira in un riciclo di più bufale montate assieme, torniamo così all’ipotesi dell’acchiappaclick ottenuto raccogliendo facile indignazione.

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