BUFALA Lunghissime code negli uffici postali di tutto il Nord: chiedono l’adeguamento pensionistico – bufale.net

di Shadow Ranger |

bufala sindaco di lonigo
BUFALA Lunghissime code negli uffici postali di tutto il Nord: chiedono l’adeguamento pensionistico – bufale.net Bufale.net

È ancora nella cronaca la questione del Reddito di Cittadinanzarilevante ma per fortuna al momento ancora , che ha condotto un numero di cittadini, assai contenuto a recarsi in CAF e patronati chiedendo la dazione di un ancora inesistente emolumento.

Quello che ancora non lo era è la naturale tendenza dell’Indinniato a non voler ammettere la realtà dei fatti. Dinanzi a notizie come quella precedente sono tante le possibili reazioni: gioire perché, in fondo, sotto le tre cifre non si tratta di patologia ma di fisiologica disinformazione, e nel paese in cui centinaia di persone telefonano a Rosy Abate, la Regina della Mafia minacciandola di maschia violenza perché questa si sottometta al primo telefonante cessando le sue immaginarie attività criminose (e quale sarebbe stato il prossimo passo, minacciare allo stesso modo Fujiko Mine per impedirle di compiere tutte quelle rapine al fianco di Lupin III?) non vi è sorpresa se una sessantina di individui si recano in un patronato ostacolandone le attività sociali per chiedere l’impossibile, riflettere sui danni che la disinformazione fa a tutti, meditare sul perché non valga la pena parlare di allarme sociale o… come ha deciso di fare un commentatore ottenendo ben undicimila commenti pubblicare una controbufala ai danni di un partito opposto per “riequilibrare il tavolo”

E quest’ultima cosa, francamente, a noi non sta per niente bene

LUNGHISSIME CODE STAMATTINA NEGLI UFFICI POSTALI IN TUTTO IL NORD ITALIA,CHIEDONO L”ADEGUAMENTO PENSIONISTICO DA 450 A 1000 EURO DOPO LA VITTORIA DI BERLUSCONI,MOLTI SONO IN POSSESSO DI PROVA FOTOFRAFICA CHE CERTIFICA CHE HANNO DATO IL LORO VOTO AL PLURIPREGIUTICATO,ARRIVANO LE CELERE DELLA POLIZIA PER DISPERDERE I PENSIONATI DELUSI CHE SOLO STAMANI HANNO CAPITO CHE: L’HANN PIGLIAT N**L

Tipica tastiera col “maiuscolo” rotto, linguaggio semplice, accessibile, indinniato ed indinniante, carico di quelle picaresche invettive vernacolari un po’ acchiappalikes che eccitano il sangue caliente del ribelle da tastiera con torce e forconi, una rivalsa generazionale dei giovani del sud che, sentendosi vilipesi dalla diffusione delle precedenti notizie, ora possono vendicarsi in un’Italia ancora spaccata a metà dei “vecchi del nord” lanciando loro invettive rumorose e sguaiate… questa bufala avrebbe tutto il necessario per sfondare… se non fosse che il viralizzatore ha compiuto una serie di piccoli errori.

Innanzitutto, la foto stock, da noi reperita con una semplice ricerca su google immagini dal titolo fila in poste, usata in molti articoli relativi, è reperibile anche in forme che non riportino il logo CATANIAToday,cosa che rende parecchio inverosimile la teoria che si tratti di un ufficio postale settentrionale.

Proprio dalla foto poi è possibile risalire alla data ed all’evento: trattasi di uno scatto del 2010 del blog di Salvatore Viola, a sua volta usato dal portale di news di Catania e quindi ribrandizzato per illustrare come foto Stock una situazione locale del 2011, dove una combinazione di ferie estive, scarsità del personale e problemi tecnici aveva costretto le Poste ad adottare un orario estivo particolarmente ridotto con disagio per la popolazione. Popolazione, come avrete intuito, meridionale, non certo del Nord, sicuramente non interessata alla corrente campagna elettorale.

Infatti il blog di Salvatore Viola, a cagione di questo riciclo creativo sembra aver subito un nuovo influsso di visite, che ha portato l’articolo del 2010 a ritornare nel top delle visualizzazioni, destino che prevedibilmente sarà toccato al brano di Catania Today che ha usato il medesimo stock.

Infine, non ci è certo sfuggito come il nostro anonimo viralizzatore abbia deciso anticipatamente di sfuggire al confronto bloccandoci l’accesso alla sua bacheca: ogni altro commentatore infatti, come dimosterà questa foto che segue

tranne noi. Preventivamente abbiamo l’accesso sbarrato, e siamo così impossibilitati ad avvisare il viralizzatore (cui non daremo pubblicità) delle sue mancanze.

Poco male, il nostro incarico comunque finisce qui.

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