BUFALA L’acqua di cocco è un sostituto endovenoso del plasma sanguigno

di Bufale.net Team |

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BUFALA L’acqua di cocco è un sostituto endovenoso del plasma sanguigno Bufale.net

L’acqua di cocco si può sfruttare come vero e proprio sostituto endovenoso del plasma sanguigno.

Si tratta di una bufala di cui si è occupata anche la redazione di Snopes, non credeteci!

Se da una parte l’acqua di cocco è stata proclamata, nel corso del XXI secolo, come bevanda salutare, c’è da dire che le sue proprietà dal punto di vista medico sono legate ad affermazioni e aneddoti che si riferiscono a parecchi decenni prima.

Per decenni, giusto per fare un esempio, sono stati tramandati racconti (non provati) secondo cui, durante la seconda guerra mondiale, le truppe britanniche e giapponesi sfruttavano il liquido, subito dopo averlo ricavato da una noce di cocco, per la somministrazione di cure endovenose di emergenza alle loro truppe.

Più di recente, nel 2002, venne pubblicata una storia secondo cui l’acqua di cocco veniva ribattezzato il “fluido della vita”, in cui si affermava che poteva essere impiegato come vero e proprio sostituto del plasma sanguigno dal momento che è sterile, non presenta al suo interno pirogeni e non produce calore, così come non va a distruggere le cellule del sangue. Diversi siti web dedicati al benessere e alla salute, come Listverse e Body Ecology, hanno sostenuto tali affermazioni.

L’affermazione è emersa anche all’interno di un post umoristico legato ai vampiri vegani che circolavano sul web.

Secondo George Yaghmour, un medico autorizzato che lavora presso la Keck School of Medicine della University of Southern California, le conseguenze di un tale uso dell’acqua di cocco non sarebbero per nulla simpatiche. Infatti, l’acqua di cocco non va ad imitare il plasma extracellulare, quanto in realtà i fluidi intracellulari.

Nel corso dei periodi di crisi come gravi guerre o epidemie, l’acqua di cocco poteva essere certamente servita come alternativa per il personale medico per poter guadagnare tempo con la cura. In realtà, però, i livelli di acidità, ipotonia e potassio non fanno dell’acqua di cocco la soluzione perfetta per la rianimazione.

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