BUFALA La GdF di Spoleto sta indagando sulle aziende, lo dice Whatsapp – bufale.net

di Shadow Ranger |

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BUFALA La GdF di Spoleto sta indagando sulle aziende, lo dice Whatsapp – bufale.net Bufale.net

bufalaspoletoVi è grande allarme e movimento dopo il terremoto nel Centro Italia. E si inseguono voci di ogni tipo. Come ad esempio questo Whatsapp, da noi esaminato tra tutte le voci relative agli acquisti solidali

FATE ATTENZIONE A MESSAGGI IN CUI VI SI CHIEDE DI ACQUISTARE PRODOTTI DALLE ZONE TERREMOTATE. di solito in questi messaggi c’è un elenco di Aziende con tanto di indirizzi email – siti web- e numeri di cellulare attraverso i quali è possibile fare acquisti per aiutare le famiglie che gestiscono tali aziende. peccato che …. CONTATTATA LA GUARDIA DI FINANZA del posto , HA CONFERMATO CHE CHE SI TRATTA CON MOLTA PROBABILITA’ (STANNO INDAGANDO) DELL’ ENNESIMA TRUFFA NON INVIATE SOLDI se non con i canali ufficiali e sopratutto, fate girare questo messaggio alle vostre conoscenze affinché non cadano nelle mani di questi IGNOBILI ! P.s. ho chiamato direttamente io alla GDF di Spoleto…sono esausti poverini…però almeno la gente proprio cretina non è e sta chiamando prima di acquistare. cercate di far girare il più possibile

Problema: la GdF di Spoleto in realtà non sta indagando su niente, non è a conoscenza di anomalie di rilievo e, anzi, questa bufala nella bufala sta avendo il pesante effetto di tenere impegnati i centralini per un’emergenza inesistente, sottraendo spazio ad un’emergenza reale.

E non siamo solo noi a dirlo, ma anche la redazione di PerugiaToday:

Dopo il terremoto, anche le bufale. Ed è peggio se la bufala finge di smascherare qualcosa. Questo è il testo del messaggio che gira su WhatsApp e Facebook, andando di nuovo a colpire le aziende terremotate di Norcia e della Valnerina: […]

Così le fiamme gialle di Spoleto sono finite in una tempesta di telefonate. Al momento, secondo quanto risulta a PerugiaToday, la Guardia di Finanza di Spoleto e il Comando Regionale dell’Umbria non hanno né ricevuto comunicazioni ufficiali né ha aperto indagini. Al momento, ovviamente. Insomma, una bufala che si abbatte sulle aziende terremotate.

Resta comunque valida la lista dei consigli della polizia postale. “Raccomandiamo a tutti coloro che fossero interessati ad acquisti online di rispettare quelle che sono le regole di base per un acquisto sicuro, più volte richiamate”. E ancora: “Alcuni consigli. Prezzo: paragonatelo ad altri annunci se vi sembra troppo conveniente, potrebbe essere un annuncio fasullo. Foto: se vi appaiono troppo belle per essere vere, cercate l’immagine su Google Immagini (trascinate o copiate e incollate l’immagine) e capirete se sono vere o sono state copiate/incollate da altri siti, descrizione: se è troppo breve e fornisce poche informazioni, non esitate a chiederne altre all’inserzionista; chiedete informazioni all’inserzionista: un numero di telefono cercate il venditore su Google Maps o altra mappa: potrete vedere se esiste realmente. Non effettuate pagamenti su carte ricaricabili o con servizi di trasferimento di denaro. Suggeriamo sempre metodi tracciabili: IBAN su conto italiano (inizia per IT…), PayPal e Hype di Banca Sella; infine, anche se può sembrare banale, ricordate sempre che il primo passo per acquistare in sicurezza è avere sempre un buon antivirus aggiornato all’ultima versione sul proprio dispositivo informatico. Gli ultimi sistemi antivirus (gratuiti o a pagamento) danno protezione anche nella scelta degli acquisti online. Per una maggiore sicurezza online, inoltre, è necessario aggiornare all’ultima versione disponibile il browser utilizzato per navigare, perché ogni giorno nuove minacce possono renderlo vulnerabile”.

Notare come noi stessi vi abbiamo messo in guardia dal rischio di truffe, fornendovi un pratico vademecum che, unitamente ai consigli di sicurezza ed elementare prudenza, potrà guidarvi.

Ma un conto è la prudenza, e richiamare ad essa, un conto è richiamare alla prudenza inventando una bufala e diffondendola.

Il meccanismo psicologico è lo stesso delle Leggende Metropolitane: all’apparenza, una bufala sembra più facile da diffondere ed in grado di divulgare rapidamente principi etici e di prudenza.

Come quando da ragazzino ti dicevano di non allontarti di casa per non essere rapito dal BauBau ed altre creature spaventose.

Ma nel medio e lungo periodo una bufala, anche a fin di bene danneggia irrevesibilmente tutto il sistema di riferimento. Pensiamo, ad esempio, ai danni che la Guardia di Finanza di Spoleto riceverà, oberata di evitabilissime telefonate, oppure al clima di sospetto che anziché colpire esercenti truffaldini colpirà gli esercenti onesti.

Inoltre, aggiungiamo che una bufala, in quanto “spara nel mucchio”, di fatto renderà difficile riconoscere gli onesti dai disonesti, andando contro lo stesso obiettivo che chi ha diffuso la stessa in buona fede si prefiggeva.

Nel confermarvi, visto quanto riferito da Guardia di Finanza di Spoleto e gli esercenti della zona, che quel testo è una bufala, vi ricordiamo che, comunque e come riportato nella nostra guida, la Polizia di Stato ha già diffuso un vademecum, realistico e reale, su come evitare truffe e frodi, e che vi raccomandiamo di seguire pedissequamente.

 

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