BUFALA Isis, in un video un mujaheddin parla italiano – Bufale.net

di David Tyto Puente |

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Circola da qualche giorno il video della preparazione e dell’attentato ISIS del 25 febbraio scorso contro il Pkk, la sigla del Partito dei Lavoratori del Kurdistan.
Secondo i media italiani uno dei terroristi avrebbe detto più volte la parola “piano”, sostenendo la tesi della presenza di un terrorista che in qualche modo abbia origini italiane o che abbia soggiornato in Italia.
Con questo articolo non neghiamo la possibilità che ci siano italiani o parlanti italiano tra le file del gruppo ISIS, ma verifichiamo il contenuto del video e le parole che sono state correttamente dette.

Il video, pubblicato da Globalist.it, è diventato subito virale e ripreso da testate giornalistiche come Il Giornale (testata che in passato abbiamo trattato in più di un’occasione), da TGCom e dal TG La7 (la lista è più lunga).
Un nostro utente, che dichiara di aver studiato arabo, ci riferisce che nel video non venga pronunciata la parola “piano”, ma “Ya Rab” (“يارب”). Una conferma arriverebbe anche dalla redazione araba di Aki-Adnkronos International, la quale ritiene che le parole pronunciate siano “Yalla, yalla, yalla. Ya Rab, Ya Rab, Ya Rab“, che tradotto sarebbe “Vai, vai, vai. Oh Signore, oh Signore, oh Signore“.
Per verificare ulteriormente abbiamo chiesto a due nostri contatti che parlano arabo, a due madrelingua e ad una traduttrice di lingua araba. Le tesi sono le stesse riportate dalla redazione araba di Aki-Adnkronos: non c’è alcuna parola italiana nell’audio, dove viene pronunciato “Ya Rab”.
Abbiamo ripreso il video, sottotitolato prima con la parola “piano” e poi mettendo “Ya Rab”. Ecco il risultato:

Si tratta di un’invocazione a Dio (in questo caso “Allah“) e non di indicazione per andare “piano” (“vai piano vai piano”).
La domanda è: ci sono jihadisti che parlano italiano? Questo video non è una prova, ma già in passato la questione era stata discussa. Possiamo citare due articoli, tratti uno dal Corriere della Sera del 25 agosto 2014 (“Giovani e convertiti, chi sono i 50 italiani dell’Isis“) e dal sito TGCom del 20 dicembre 2014 (“Giampiero, il jihadista italiano: Occidente ti distruggerò“).

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