BUFALA La finta morte di Adam Kadmon

di Shadow Ranger |

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BUFALA La finta morte di Adam Kadmon Bufale.net

ADAM KADMON
I lettori più attenti tra voi avranno notato un trend inquietante nelle condivisioni su Facebook: sovente la viralità si lega alla morte. Il modo che sembra, purtroppo, universalmente accettato come il più rapido per consegnare una notizia all’immortalità virtuale è pubblicare il Necrologio di un personaggio particolarmente amato o “favorito” dal pubblico, ottenendo in un colpo solo sia l’attenzione e le condivisioni di coloro che ne avrebbero comunque pianto la dipartita e sono genuinamente sconvolti da un evento che gli viene presentato come vero, che attenzione e condivisione da coloro che, autentici fan del VIP di cui si piange la dipartita, irrompono nel dibattito per recriminare contro l’autore della bufala e tutti coloro che, anche in buona fede, hanno condiviso tale appello. Così facendo non fanno altro che fare il gioco dell’ideatore della beffa il quale, sia che bene si parli, che male si dica, avrà ottenuto il suo oggetto.
Quando poi il personaggio in questione è il misterioso Adam Kadmon, vero e proprio “Uomo Mascherato” con una storia che sembra sbucare dal patinato mondo del fumetto e del romanzo pulp, ecco che al “coccodrillo” si aggiunge una vera e propria miscela esplosiva di complottismo, curiosità pruriginosa di chi vede nella morte l’occasione per dare una “sbirciatina” alle fattezze dell’uomo in costume delle note trasmissioni Mediaset di “controinformazione” Mistero Adam Kadmon Revolution (presentate al pubblico come versioni a tratti più scanzonate a tratti più dirette e penetranti di trasmissioni di concorrenza come il Voyager della scuderia RAI).
Ci segnalano infatti i nostri contatti un link targato Coscienze in Rete che, basandosi sulla cronaca locale di Orvieto dichiara di poter potenzialmente identificare il controverso personaggio politico in un giovane carabiniere suicida, in quanto:

Una vicenda inquietante e misteriosa. Poche ore prima della morte aveva postato un messaggio sulla sua bacheca, su facebook, in cui dichiarava di essere il vero personaggio dietro l’attore che interpreta Adam Kadmon, che lavorava per i servizi segreti, e che stavano per venire a chiudergli la bocca per sempre…
ORVIETO – E’ avvolta nel giallo la tragica scomparsa di un giovane carabiniere di Monterubiaglio (Tr) in servizio a Roma. Il militare trentenne, Luis Miguel Chiasso, ieri sera ha chiamato la famiglia intorno alle 20,30 poi verso mezzanotte la notizia del ritrovamento del corpo, ferito a morte con un colpo d’arma da fuoco. Su Facebook ha lasciato un messaggio inquietante che di seguito riportiamo:

“Ciao popolo. Vi prego condividete e urlate al mondo intero.

Sono luis miguel chiasso qualcuno mi conosce sente le mie parole alla TV mi sono creato il personaggio con un attore di Adam kadmon, vi avevo promesso che avrei levato la maschera come faccio a sapere tante cose? Semplice
Lavoro per i servizi segreti italiani ed internazionali da tempo sto vedendo cose a noi sconosciute cose non di questo mondo ma dei nostri creatori, purtroppo sapere determinate cose porta delle responsabilità , mi resta poco da vivere so già che stanno arrivando per chiudere la mia bocca per sempre.
Anni fa giurai questo “Giuro di essere fedele alla Repubblica italiana, di osservarne la Costituzione e le leggi e di adempiere con disciplina ed onore tutti i doveri del mio stato per la difesa della Patria e la salvaguardia delle libere istituzioni”.
E ora popolo vi dico combattete ribellatevi fate che la mia morte non sia vana perché il popolo ha il diritto alla disobbedienza verso il governo quando questo perda legittimità agendo fuori dai limiti del mandato e il diritto all’uso consapevole dell’illegalità giustificato dallo stato di guerra che i governanti, tradendo il patto, avrebbero ripristinato:
“E se coloro che con la forza sopprimono il governo sono ribelli, i governanti stessi non possono essere giudicati altrimenti, se essi, che sono stati istituiti per la protezione e la conservazione del popolo e delle sue libertà e proprietà, le violano con la forza e tentano di sopprimerle, e quindi, ponendosi in stato di guerra con quelli che li avevano stabiliti come protettori e custodi della loro pace, sono propriamente, e con la maggiore aggravante, rebellantes, cioè a dire ribelli. Ma se coloro, che dicono che questa dottrina getta il fondamento della ribellione, vogliono dire che può dare occasione a guerre civili o disordini intestini il dire al popolo che esso è sciolto dall’obbedienza quando si perpetrano attentati illegali contro le sue libertà e proprietà e può opporsi alla violenza illegittima dei suoi governanti istituiti, quando essi violino le sue proprietà contro la fiducia posta in loro, e che perciò questa dottrina, essendo così esiziale per la pace nel mondo, non deve essere ammessa, per la stessa ragione essi potrebbero parimenti dire che uomini onesti non possono opporsi a briganti e pirati, per il fatto che ciò può dar occasione a disordini o versamenti di sangue. Se in tali occasioni avviene qualche male, esso non deve essere imputato a chi difende il proprio diritto, ma a chi viola il diritto dei vicini. Se l’uomo innocente e onesto deve, per amor di pace, cedere passivamente tutto ciò che possiede a colui che vi attenta con la violenza, vorrei che si pensasse che razza di pace vi sarebbe al mondo, se la pace non consistesse che in violenza e rapine, e non dovesse essere conservata che per il vantaggio di briganti e oppressori. ”
Un abbraccio Luis Miguel Chiasso (Adam)

Lo staff non può che unirsi al cordoglio della famiglia del giovane suicida sperando che il loro dolore trovi una forma di catarsi e che, alla fine, possano superare la loro attuale condizione di sofferenza. Purtroppo, ciò non ci esime dal dover separare chirurgicamente gli eventi relativi al giovane Chiasso dalla bufala che rapidamente si sta costruendo intorno alla sua persona.
Va precisato innanzitutto che lo status Facebook del defunto è vero, e, al momento della stesura di questo articolo, è ancora online. Riporta esattamente le parole ricopiate dai siti indicati, ma ciò non ne conferma la veridicità:
 
Interviene al riguardo il quotidiano il Messaggero, per riportare che

È accaduto intorno alle 22.30 di ieri nella caserma ‘Salvo D’Acquisto’, nella zona nord della città. Il giovane è stato trovato a terra morto da alcuni colleghi nella sua stanza, chiusa a chiave dall’interno. Secondo quanto si è appreso, poco prima di morire ha chiamato il 112 in stato confusionale. A dare l’allarme è stato il militare che ha risposto alla chiamata. Alcuni colleghi sono andati a controllare nella sua stanza e, dopo aver forzato la porta lo hanno trovato morto. Sulla vicenda indagano i carabinieri del Nucleo investigativo. Ieri sera sono giunti da Terni i genitori del militare suicida. La procura, intanto, ha disposto l’autopsia.
Il carabiniere trovato morto, diversamente da quanto da lui stesso scritto su Facebook, non lavorava nè per i servizi segreti italiani, nè stranieri. Lo apprende l’ANSA da «fonti qualificate». Le stesse fonti confermano che il militare si è suicidato con la pistola d’ordinanza.

Contando che il suo disperato appello su Facebook, riportante le affermazioni tristemente smentite è di solo due ore precedente la probabile data del decesso, diviene probabile evincere un nesso tra lo stato confusionale e di prostrazione psicofisica evidenziati a ridosso del disperato gesto e le dichiarazioni che ora hanno gettato la sua esistenza sotto scrutinio, arrivando a colpire il noto, quanto misterioso, presentatore Televisivo.
Come è anche possibile ipotizzare la crudele beffa di qualcuno a conoscenza delle chiavi di accesso del profilo del giovane suicida (ipotesi questa che il vero Adam Kadmon, come vedremo, sembra non scartare a priori), cosa che aggiungerebbe, questo sì, una vena grottesca ad una notizia tragica e dolorosa.
È lo stesso Adam Kadmon a smentire ogni legame tra lui ed il defunto, e lo fa, in attesa della sua vetrina televisiva privilegiata, con lo stesso mezzo, Facebook, che ha diffuso le false indiscrezioni sulla sua morte

ATTENZIONE: la notizia di cui in tanti ci avete informato secondo cui Adam Kadmon sarebbe stato ucciso o si sarebbe suicidato è ASSOLUTAMENTE falsa. Chi in tale notizia ha asserito di essere Adam, non ha nulla a che vedere né con il programma Mistero né con Adam Kadmon. Inoltre al momento non vi è certezza 1) né che il profilo Facebook corrisponda realmente alla persona suicidatasi (chiunque potrebbe averlo aperto) 2) né che il messaggio di addio sia stato effettivamente scritto su Facebook dalla persona che si presume suicidatasi. Pertanto invitiamo quei siti, blog, forum,utenti che la stanno già strumentalizzando a non alimentarla. Anzi a rettificare la notizia non veritiera circa la morte di Adam. Nel porgere le condoglianze alla famiglia del carabiniere venuto a mancare, rispondiamo alle persone che ci scrivono in messaggeria preoccupate per Adam, che darà la smentita ufficiale nelle prossime puntate di “Adam Kadmon Rivelazioni” domenica su Italia 1 alle ore 21,15.

Post in seguito sostituito (il vecchio post è riportato da altre testate, come TerniOggi) da un altro di tenore estremamente simile e più conciso, sulla fanpage ufficiale della trasmissione

Non so spiegarmi perché il carabiniere Luis Miguel Chiasso prima di suicidarsi abbia millantato con un post sul suo profilo di Facebook dì essere Adam Kadmon. Questa triste faccenda provoca a tutte le persone che collaborano al programma una profonda compassione .Non ci resta che pregare per l’anima fragile del giovane carabiniere. La nostra redazione al completo è vicina ai famigliari di Luis Miguel. Come al solito stiamo lavorando a pieno regime, assieme ad Adam Kadmon, per la realizzazione della prossima puntata del 30 novembre. Ringrazio tutti quelli che continuano a seguirci. Il Produttore. Claudio Cavalli

Anzi, i dubbi che Adam Kadmon, o il suo staff hanno evidenziato ci sembrano, in questa occasione, ragionevoli.
Adam Kadmon, che ricordiamo aver sempre dichiarato di “interpretare stesso”, semplicemente travisato e camuffato nelle trasmissioni televisive, e di mantenere una linea di contatto col direttore della trasmissione Ade Capone, il quale dichiara in un libro dedicato al fenomeno

 “Adam Kadmon – spiega Ade Capone nell’introduzione del libro – non è un personaggio inventato ai fini di spettacolo ma è una persona che negli anni ha svelato con netto anticipo sui tempi, su televisioni, giornali e Internet, notizie apparentemente incredibili che poi si sono rivelate fondate” tra le quali “importanti elementi sulla tragedia di Ustica rivelatisi fondati al punto che il suo nome è stato indicato quale fonte attendibile dal prestigioso New York Times unitamente alla testimonianza dell’ex presidente italiano Francesco Cossiga”.

Collegamento confermato nella medesima trasmissione Mistero, dove, nella puntata del 23 gennaio 2014, confermò di conoscere Adam Kadmon anche “fuori” dalle scene, ma aggiunse la sua predilezione per mezzi di comunicazione anonima, come telefonate non tracciabili e simili.
Quella puntata in particolare comunque riaccese un vero e proprio “TotoKadmon”, comprensibilmente sanzionato e deprecato da tutti gli interessati, in cui tutti gli utenti di Internet hanno cercato di scoprire “l’uomo dietro la maschera”, col rischio di privare la trasmissione della sua “mistica” e di annientare qualsiasi ragione che spinga il mascherato conduttore televisivo a coltivare la sua immagine di segretezza.
Comunque, nel dichiarare che Adam Kadmon è vivo, per la gioia dei suoi fans, dobbiamo raccogliere e far nostro l’appello da lui lanciato.
Interrompete ogni condivisione della notizia relativa alla sua morte, ripubblicazione della stessa e tentativi di connessione tra la morte del giovane carabiniere e la sua vita.
Così facendo, non rendereste omaggio al dolore di una famiglia, ma rischiereste di capitalizzare su una bufala.

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