BUFALA Cosa contengono i biscotti Ringo? – bufale.net

di Shadow Ranger |

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BUFALA Cosa contengono i biscotti Ringo? – bufale.net Bufale.net

ringo copertinaAbbiamo accennato in passato al tema delle “bufale” combinate. Una bufala combinata è essenzialmente un testo coerente nei suoi assiomi, ovvero che sviluppa le conseguenze di cui si tratta in modo logico, pervenendo all’unica soluzione possibile. È così facile considerarle veritiere: funzionano esattamente come i mattoncini del Lego, dove una serie di bufale minori si “combinano” in una bufala maggiore, la cui distribuzione è apparentemente inarrestabile.
Scopriamo così un articolo dall’inequivocabile titolo Sapete cosa contengono i famosi “Ringo” ? …e voi date da mangiare questa porcheria ai Vostri figli ??, che riunisce già dal suo preambolo due temi fondanti delle bufale: la diffidenza verso le multinazionali che subordinano la salute al profitto e la tutela dei bambini, il soggetto inerme per eccellenza.
Il testo però, per quanto ben scritto, si basa sulla collazione di una serie di bufale da noi già esaminate, usate come elementi per la costruzione di una super-bufala, basata su un piccolo fondo di verità: probabilmente, un’ottima cuoca potrebbe davvero cucinare alimenti migliori di una merenda preconfezionata, questo nessuno lo nega. Non è detto però che tutte le madri di famiglia abbiano, o debbano avere, il tempo e le capacità per riuscirci.

I valori nutrizionali di Ringo Vaniglia secondo il sito www.ringo.it

I valori nutrizionali di Ringo Vaniglia secondo il sito www.ringo.it


Tutto a parte un elemento, il primo nell’esposizione dell’articolo.

Per i bambini invece? Calcolando un fabbisogno energetico totale di 1600 Kcal (media dei fabbisogni, bambini 6-8 anni maschi e femmine, LARN 2012): 18% dell’energia totale e il 37% dei grassi saturi.
Una merenda dovrebbe fornire circa il 5-10% dell’energia giornaliera. Questa è una merenda ipercalorica per bambini (ma anche per gli adulti) ed è anche a causa di questo tipo di snack che spesso i bambini a pranzo e cena non vogliono mangiare: come dargli torto? I loro spuntini sono quasi dei pasti“.
Ma, attenzione, non è affatto un segreto di fabbrica: la ditta produttrice riporta i valori liberamente consultabili di ogni singolo prodotto della lineaE non è neppure detto che un bambino di sei anni debba mangiare tutto il pacchetto: l’immagine è esplicativa ed è basata sul consumo di un adulto, in quanto un consumo giornaliero di 2000 Kcal deriva dalle raccomandazioni EURODIET per l’adulto “tipico”, ed in quanto tale sono usate su molti prodotti.
In realtà, riporta la stessa fonte:
Nel caso di una donna adulta la GDA per l’energia è stimata pari a 2000 Kcal, mentre tale valore incrementa a 2500 Kcal per un uomo adulto: questi valori sono utilizzati come riferimento per calcolare i valori giornalieri di riferimento. Quando non è possibile fornire linee guida separate per uomo e donna, le GDA per un soggetto adulto si basano sui valori di GDA per la donna, al fine di evitare un consumo eccessivo.
La stima fornita dalla Pavesi è pertanto una stima conservativa basata su un adulto, ed il sito riporta anche la quota pro-biscotto: dovrebbe essere compito del genitore dire, ad esempio, al bambino di “conservarsi” parte del pacchetto per dopo, così riportando la GDA al valore totale di 1800 kCal, che già, comunque, si avvicina molto più ai 2000 Kcal adottati da Ringo che ai 1600 indicati nel testo.
La discrepanza si giustifica considerando come le GDA non siano una legge scritta nel bronzo, ma una linea guida di massima, una media basata sull’esigenza di contemperare il fatto che
Siccome i fabbisogni indicativi variano in funzione dell’età, del sesso, del peso e dell’attività fisica le GDA vogliono essere una guida. Sono quantità giornaliere indicative sulla base di una dieta da 2000 kcal.
Ciò posto, è ora possibile opporre a combinazione di Bufale una nostra personale combinazione di sbufalate.
Torniamo infatti all’articolo, dove leggiamo:
Inoltre ogni pacchetto di Ringo, continua la dott.ssa, contiene quantità di zucchero che probabilmente un bambino non dovrebbe assumere:
Un’ultima cosa: un cucchiaio e mezzo di zucchero in ogni pacchetto. Non lamentiamoci poi se i bambini sono iperattivi e distratti, tutti questi zuccheri semplici non favoriscono il benessere mentale“.
Sui miti e le bufale relative allo zucchero come fonte di ogni male avevamo già lungamente parlato nel nostro brano relativo ai quattro veleni bianchiconcludendo come non ci sia alcun bias nell’uso dello zucchero alimentare che, probabilmente, anche l’ipotetica “mamma cuoca” metterebbe in un dolcetto per i suoi cari.
Gli studi hanno mostrato che pochissimi bambini hanno tratto qualche giovamento da diete speciali. Lo zucchero e gli additivi sono stati esclusi dalle cause dell’ADHD da dozzine di studi effettuati in “doppio cieco”( si definisce in doppio cieco una prova clinica in cui né i soggetti che vi partecipano , né lo staff che conduce lo studio conosce quali partecipanti stanno ricevendo il farmaco o l’oggetto di sperimentazione e quali un placebo).
 Aggiungendo quindi una bufala ulteriore alle vecchie bufale sullo zucchero.
Spostiamoci ora al resto della parte espositiva dell’articolo contestato:
Ricordando che la lista degli ingredienti è ordinata in base alla quantità, scopriamo nei biscotti l’ingrediente principale è la farina di frumento, seguita immediatamente dopo da grasso vegetale, nella crema “al gusto di cacao” è il grasso e l’olio vegetale il primo ingrediente, seguiti dallo zucchero. Sapete perchè usano grassi ed oli vegetali (generalmente palma e colza)? Semplice, costano poco, pochissimo. Alternative salutari esistono e potrebbero essere utilizzate al posto di ingredienti tanto scadenti quanto malsani. Il cacao quasi non c’è. Gli aromi si però, sia nei biscotti che nella crema. Voi li usate quando li preparate a casa? Non credo, probabilmente non sapete neanche dove si vendono“.
Vi rimandiamo per le varie affermazioni sulla farina al citato articolo sui quattro veleni bianchi, indicandovi, come risposta all’ulteriore elemento combinato di questa bufala al nostro articolo sull’Olio di Cocco, nonché alla simile bufala costruita intorno alla Nutella sulla medesima base ideologica. Infatti, ci ricorda Il Fatto Alimentare, le qualità dell’Olio di Cocco, come abbiamo visto nei nostri brani più adatto ad una cottura ed una preparazione dolciaria di molti altri tipi di olio, lo rende ubiquitario in ben 94 marche di biscotti su 100, non solo i Ringo.
Quanto alla stoccatina contro gli “aromi”, ci tengo a ricordarvi (e nel farlo, credetemi, comincio a sentirmi ormai vecchio) l’ormai ubiquitario Pane degli Angeli, elemento fisso della dispensa di generazioni di massaie.
Una volta smontato nei suoi elementi, un rescritto di bufale vecchie e nuove, questo testo sembra perdere il suo potere di convincimento.
Si tranquillizzino i lettori: non sarà un biscotto Ringo in più a scatenare l’ADHD o inquinare l’alimentazione dei vostri figli, ma la mancanza di un controllo costante da parte vostra, con la collaborazione di un buon pediatra, sicuramente renderà la loro vita peggiore.

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