BUFALA Addio Halloween, Legge prevede ARRESTO e Multa (2000 Euro) per chi si Maschera – Bufale.net

di David Tyto Puente |

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BUFALA Addio Halloween, Legge prevede ARRESTO e Multa (2000 Euro) per chi si Maschera – Bufale.net Bufale.net

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Articolo scritto a due mani (David Tyto Puente e Shadow Ranger).
Dolcetto o scherzetto? Oggi sul Corriere del Mattino, noto sito di “satira”, è stato pubblicato un articolo dal titolo “Addio Halloween – Legge prevede ARRESTO e Multa (2000 Euro) per chi si Maschera” che riporta quanto segue:

Una circolare ministeriale (737 XIII P. U. S.), pubblicata sull’ultima gazzetta ufficiale e rifacendosi ad una Legge già esistente dal 1975, stabilisce in modo inequivocabile che non è più possibile mascherarsi in luoghi pubblici durante la notte di Halloween.

Non esiste alcuna circolare ministeriale pubblicata nell’ultima gazzetta ufficiale. Ma leggiamo il testo riportato dal Corriere del Mattino che farebbe riferimento alla presunta circolare:

A causa di un’escalation di violenza manifestatasi negli ultimi anni in concomitanza con la tradizione sempre più dilagante di travestirsi nella notte di Halloween, festa anglosassone che non appartiene alla cultura italiana e che ha tra l’altro origini celtiche pagane e esoteriche, e prossime all’adorazione di Satana, è stato necessario il rilascio di una chiara regolamentazione che metta a freno il fenomeno dilagante di mascherarsi senza controllo, tecnica usata il più delle volte per rendersi irriconoscibili alle vittime e alle forze dell’ordine, creando un elemento sorpresa che permetta di compiere reati di qualunque genere (quali stupri, aggressioni, furti, rapine, etc ) agendo indisturbati.

Senza dover per forza consultare la reale Gazzetta Ufficiale, basta leggere questo testo e la frase “prossime all’adorazione di Satana” per capire che si tratta di una grossolana burla.
Ma a livello legale, come funziona realmente l’articolo 5 della Legge 22 maggio 1975 n. 152? Ci sono delle eccezioni per festività come Halloween e Carnevale? Ve lo spieghiamo qui sotto.
Ecco cosa cita l’articolo 5 della Legge:

È vietato l’uso di caschi protettivi, o di qualunque altro mezzo atto a rendere difficoltoso il riconoscimento della persona, in luogo pubblico o aperto al pubblico, senza giustificato motivo. È in ogni caso vietato l’uso predetto in occasione di manifestazioni che si svolgano in luogo pubblico o aperto al pubblico, tranne quelle di carattere sportivo che tale uso comportino.
Il contravventore e’ punito con l’arresto da uno a due anni e con l’ammenda da 1.000 a 2.000 euro.
Per la contravvenzione di cui al presente articolo è facoltativo l’arresto in flagranza.

La parte evidenziata in rosso implica “l’eccezione alla regola”. Nel cosiddetto “giustificato motivo” sono comprese le festività come Carnevale e la ormai prossima Halloween.
Qualunque agente delle forze dell’ordine potrà comunque chiedere ad un “mascherato” di identificarsi e lasciarsi identificare. Nel caso di negata identificazione si viola l’articolo 651 del Codice Penale:

Chiunque, richiesto da un pubblico ufficiale nell’esercizio delle sue funzioni, rifiuta di dare indicazioni sulla propria identità personale, sul proprio stato, o su altre qualità personali, è punito con l’arresto fino a un mese o con l’ammenda fino a duecentosei euro.

Stesso discorso vale per il citato caso del burqa, come citato dal Corriere del Mattino:

La stessa Legge regolamenta il divieto di indossare burqa e niqab in pubblico, indumenti femminili tipici della cultura islamica, per contrastare fenomeni di terrorismo, altro argomento che si tema possa comparire nei fatti di cronaca relativi ad Halloween, sfruttando la non riconoscibilità di eventuali kamikaze in luoghi pubblici.

Non è assolutamente vero che la Legge Reale (così viene chiamata la Legge 22 maggio 1975, n. 152) vieti l’uso del burqa. Il tema è già stato trattato in passato, dove abbiamo la decisione n.3076 del Consiglio di Stato del 19 giugno 2008 (scaricabile in PDF da questo link), la quale metteva a tacere le ordinanze dei sindaci che pretendevano di estendere l’applicazione della Legge Reale al semplice utilizzo del burqa o del niqab.
Ripetendo la domanda “dolcetto o scherzetto” possiamo dire che il Corriere del Mattino ha preferito fare lo scherzetto 🙂

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